Disciplina nata dalla la fusione fra allenamento alla flessibilità e posizioni dello stretching classico e dello yoga con parametri e metodologia delle tecniche appartenenti al fitness musicale.
Gli esercizi di stretching che da soli sollecitano, oltre alle fibre muscolari, il tessuto connettivo (tendini, fasce ecc.) e il drenaggio delle articolazioni verranno eseguiti dinamicamente passando da una posizione all’altra rispettando sequenze funzionali e meccaniche.
Parlando di tessuto connettivo si pensa subito a qualcosa di estensibile ed elastico (può essere allungato), ma che purtroppo non viene quasi mai sollecitato con l’esercizio fisico, così che in breve tempo perde questa caratteristica essenziale e “blocca” il lavoro delle articolazioni e dei muscoli.
La mobilità articolare, invece, (conosciuta anche come: articolarità, flessibilità, estensibilità, ecc.) è la capacità di compiere movimenti ampi vicini al massimo dell’estensione fisiologica consentita dalle articolazioni permettendo l’ ampiezza ideale solo quando viene “liberata” dalle tensioni e dalle resistenze che le stanno attorno .
La formula combinata tra sollecitazione all’allungamento dei tessuti, mobilità articolare, respirazione e fluidità nei movimenti è stata studiata per migliorare molte caratteristiche fisiche che diversamente non si allenano facilmente durante le attività, per aiutare sia movimenti quotidiani che prestazioni atletiche. La disciplina insegna a controllare il respiro: con il respiro si giunge al controllo dell’asse dello stress. Lo stress è una condizione alterata del nostro bio-equilibrio naturale, il quale, pur riuscendo benissimo a sopravvivere insieme con noi per lungo tempo, ad un certo punto si interrompe quando il nostro sistema nervoso non riesce a tenerlo più sotto controllo. A questo punto si attiva il warning fisiologico di protezione e si entra così nella condizione di pericolo imminente. Le conseguenze di questa condizione si manifestano sia attraverso la salute -malattia sia attraverso la rigidità fisica ( crampi muscolari, tensioni legamentose, infiammazioni tendinee, strappi muscolari o colpi della strega …).
Imparando dunque a controllare il respiro durante i movimenti e usando lo stesso per aggiustare e correggere i movimenti stessi noi riusciamo a guidare il corpo ( e la mente) verso un miglioramento delle condizioni fondamentali per un benessere generale.
Respiro e movimento, dunque, combinati insieme per ottenere fluidità e leggerezza:
Imparare a muoverci nello spazio senza fatica,
Questo sistema è consigliato a tutti sia per chi segue programmi sportivi in cui sono previsti movimenti veloci ma che necessitano di accurato controllo della la tecnica del gesto (corsa, bici, nuoto, volley, pallacanestro, arrampicata, canoa..), sia per liberare il corpo dalle tensioni posturali resistenti che limitano le attività quotidiane.